giovedì 3 settembre 2009

Riflessioni(L'India nel reality Show)

Iniziero questa lungha ,emozionante e se oso dire "Coinvolgente",riflessione su l'ultimo reality show(La Talpa)che si svolgerà nella mia amata India;una riflessione che io,più che altro,definirei "critica giornalistica" o descrizione illuminate degli elementi dominanti di questa terra.
Ora potrò esporre la mia riflessione personale,iniziando con un discorso diretto:"è inconcepibile che un luogho così affascinante e suggestivo,considerando Benares"La Città della luce,del quale ho parlato nel mio commento sul libro di Giancarlo de Cataldo,venga utilizzato come metà di un Reality show al qunato insulso,formato da gente bigotta,incapace di adattarsi a qualsiasi cultura sconosciuta(il contrario di ciò che invece afferma la pubblicità),superficiale,che ha ,fondamentalmente un solo scopo(e so che molto probabilmente la mia riflessione farà sicuramente scalpore,perchè estramente obbiettiva,in un Paese dove ancora,al contrario della Turchia che tanto viene critica e che insieme alla Croazia è attualmente in lista di attesa,non si è del tutto affermata del tutto la suddetta"libertà di stampa",ma non stiamo qui a parlare di questo),ovvero quello di mettere in motsra la propria falsità e comprenzione nei confronti del popolo che abita questa terrche si dedica ad attività tradizionali,soprattutto nella città sacra di Varanasi,il cui tempo è scandito da preghiere e adorazioni,chiamate puja(che in sanscrito significa:"adorazione").
Un reality show che mette in evidenza la falsità dei concorrenti,che insulta,in qualche modo,la piccola società indiana,un reality show composto da persone che non riescono a captare l'aurea magica che avvolge questo splendido luogo,dal quale grandi scrittori ,come Rudyard Kipling,trassero ispirazione per comporre i propri,indimenticabili racconti(Basti pensare al "LIbro della Giungla","Nei sotterranei del Templio" e "La Città Della Tremenda Notte").
Dalle misteriose giungle del Bengala,nello stato dell'Orissa,che regalano delle grandi emozioni a chi le visita;dimora di colui che viene rispettato,venerato,ma al contempo temuto dagli uomini:L'affascinante Tigre(spesso definita "la mangiatrice di uomini",soprattutto nei villaggi circostanti).
La figura della tigre, spesso associata alla dea Durga(che in sanscrito,significa:"l'inaccessibile"),che riesce a piegare al suo cospetto la flora e la fauna che lo circondano;la tigre che con il suo immenso fascino ed eleganza,affascina l'uomo da tempi immemorabili.La tigre dal passo lento e sicuro,accende l'ultima aurea di luce nell'immensità dei fiumi ,interamente navigabili,solcati da piccole imbarcazione,che,nonostante la loro impotenza riescono a dominare le acque ,attraverso il loro movimento appagato e armonioso.


Da mercoledì 16 settembre,gli italiani conosceranno la verità e saranno testimoni degli eventi da me descritti:"BUONA VISIONE".









Nessun commento: